giovedì 13 agosto 2015

Materia prima per l'industria chimica dagli scarti di molluschi e crostacei


La rivista "Nature" ci dice quanto gli scarti di conchiglie e crostacei consumati al mondo possono produrre come sostanze chimiche


Il loro valore è ancora sconosciuto all'industria chimica, ma la rivista scientifica "Nature", con Ning Yan e Xi Chen, due docenti del Dipartimento di Chimica ed Ingegneria Biomolecolare dell'Università di Singapore, ritiene che gli scarti di crostacei e molluschi bivalvi che annualmente consumiamo possano essere una fondamentale risorsa rinnovabile per l'industria, in particolare per quella chimica. I carapaci essiccati di gamberi, costituiti per il 20–40% da proteine, per il 20–50% carbonato di calcio e per il 15–40% da chitina, hanno un valore medio di 100-120 dollari/tonnellata.
Per saperne di più: http://www.nature.com/news/sustainability-don-t-waste-seafood-waste-1.18149?WT.mc_id=TWT_NatureNews

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