Da "Nature" del 25 agosto 2015
Sfatato il mito dei crediti di carbonio
Secondo la prestigiosa rivista scientifica internazionale, si è creato un cortocircuito dopo l'entrata in vigore degli schemi di incentivazione dei crediti di carbonio: le industrie russe inquinano di più
Le nazioni sviluppate sono in grado di guadagnare crediti di carbonio investendo in progetti di riduzione delle emissioni nell'ambito di un programma chiamato "Joint Implementation" (JI), concordato nel quadro del protocollo di Kyoto del 1997. Per il potente gas serra trifluorometano (HFC - 23 ) e per l'esafluoruro di zolfo (SF6), il valore dei crediti acquisiti può superare il costo di produzione di questi gas nel processo industriale, creando una spirale perversa per aumentare la produzione in modo da ottenere maggiori incentivazioni dai crediti.
"A causa del forte potenziale di riscaldamento globale di questi gas, si ottengono migliaia di crediti per ogni loro tonnellata", dice il co-autore dello studio Lambert Schneider, berlinese, specialista indipendente del mercato di carbonio mercato. "Così questi progetti divengono mutano facilmente in incentivi perversi ".
Per saperne di più: http://www.nature.com/news/carbon-credit-scheme-linked-to-increased-greenhouse-gas-production-1.18238?WT.mc_id=TWT_NatureNews
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