venerdì 21 agosto 2015

A proposito di no-triv, in Inghilterra la battaglia è più dura


Da noi si combatte contro le prospezioni petrolifere in Adriatico e tutti sono d'accordo (salvo poi a fare distinguo). In Inghilterra, Paese dove l'utilizzazione del fracking è legale, le associazioni di protezione ambientale lottano duramente e chiamano a responsabilità il Governo di Sua Maestà


La Royal Society for the Protection of Birds (R.S.P.B) ha chiesto al governo britannico di introdurre nuove misure che escludano l'uso del fracking (ovvero la tecnica per estrarre gas e petrolio contenuti in certi tipi di rocce presenti nel sottosuolo frantumandole mediante bombardamenti di getti di acqua mista a sostanze chimiche n.d.r.) in tutte le aree protette, tra cui i Siti di Interesse Scientifico Speciale (SSSI), prima di rilasciare qualsiasi nuova concessione.
I 27 "blocchi" di territorio che saranno formalmente offerti alle aziende specializate nel fracking per l'esplorazione, includono 53 SSSI e tre riserve naturali gestite da RSPB: Bucklow Hill, Fairburn Ings e Langford Lowfields.

     Manifestazione anti-fracking nel Sud Inghilterra

Reagendo alle licenze di fracking, che il governo guidato da Cameron sta offrendo, Matt Williams, Dirigente della RSPB per il cambiamento climatico, ha detto: "Il governo sta oggi distribuendo nuove concessioni  fracking ponendo sotto minaccia alcuni tra i nostri siti più preziosi per la  fauna selvatica. Siti di particolare interesse scientifico, come le Cave di ghiaia di Attenborough ed il Sito di Newton & Fairburn Ings, sono "in palio" per le imprese fracking che potranno applicare tale metodo ovunque all'interno di queste aree. Le SSSI sono alcuni dei nostri più importanti siti di fauna selvatica - ha proseguito Williams -. Specie come il martin pescatore, il tarabuso e il quattrocchi, potrebbero essere messe a rischio in questi luoghi speciali che, invece, devono essere protetti dai piani del governo per il fracking. La domanda che richiede una risposta è perché il governo ha iniziatoconcedere nuove licenze prima di capire come proteggere i nostri siti più sensibili".
Campo di pozzi petroliferi che usano il fracking
Secondo la RSPB, questa è l'ultima di una serie di decisioni che hanno messo l'ambiente naturale a rischio a causa della crescita dell'industria del fracking. Ai primi di agosto il governo annunciò di voler pianificazione l'accelerazione del processo di rilascio di concessioni per il fracking, annuncio che è venuto solo poco dopo la promessa dello stesso governo, fatta da Amber Rudd - Segretaria di Stato per l'Energia e per il cambiamento climatico - nel mese di febbraio, di vietare il fracking negli SSSI.
La RSPB chiede al governo britannico di chiarire pubblicamente ed in dettaglio come mantenere la promessa di vietare il fracking nelle aree di eccezionale bellezza naturale, nei parchi nazionali, nei siti patrimonio dell'umanità ed in tutte le aree protette, inclusi i Siti di Speciale Interesse Scientifico.

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