Europarc: cooperazione internazionale per conservare biodiversità
La Direttrice esecutiva della Federazione dei Parchi europei, Carol Ritchie, durante la conferenza sul turismo verde a Bruxelles
Carol Ritchie |
Entro il 2020, una serie di indicatori di biodiversita' dovrebbe aiutare a determinare se vi e' stato un miglioramento generale dello stato della biodiversita' in Europa, in particolare se sono stati raggiunti i seguenti obiettivi: una riduzione del numero di specie a rischio di estinzione, un aumento del numero di specie e tipi di habitat protetti ai sensi della legislazione UE sulla natura nell'ambito della conservazione favorevole, un miglioramento dello stato degli ecosistemi e dei servizi che forniscono, un rafforzamento delle infrastrutture verdi in Europa. Gli europei attualmente consumano piu' del doppio di quello che la terra e il mare dell'UE e' in grado di fornire in termini di risorse naturali, sottolinea la direttrice. Il turismo e' diventato un grande tema per le aree protette di tutta Europa. Il turismo e' un settore significativo in Europa, evidenzia Ritchie, infatti oltre il 40 per cento dei viaggiatori europei intervistati nel 2000 ha incluso una visita a un parco nazionale. Secondo Ritchie, il turismo mantiene un carattere ambivalente, puo' promuovere lo sviluppo economico e culturale di una regione, ma puo' anche determinare il suo deterioramento irreversibile. Occorre stare attenti a gestire una risorsa naturale, preservandola, afferma Ritchie.
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