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lunedì 2 gennaio 2017

Da "The Guardian" 1. gennaio 2017







La foresta di Sherwood minacciata dal fracking








Il bosco di Robin Hood messo a rischio da una multinazionale chimica che vorrebbe effettuare prospezioni per l'individuazione di serbatori di shale gas.






L'ultimo campo di battaglia per il futuro del fracking in Gran Bretagna sembra destinato ad essere la foresta di Sherwood, la leggendaria casa dell'eroe popolare Robin Hood e ora l'obiettivo di un'indagine sismica da parte di Ineos. La multinazionale chimica, che ha trasferito la propria sede nuovamente nel Regno Unito il mese scorso, sembra aver concordato i termini con la Commissione forestale per iniziare prospezioni nel sottosuolo per almeno due anni, utilizzando "thumper trucks" o macchine che provocano vibrazioni nel sottosuolo per la ricerca di shale gas. Gli attivisti delle associazioni di protezione ambientale hanno chiesto al Governo di bloccare ogni possibile attività di fracking e di proteggere la foresta.
Secondo i documenti ottenuti da "Friends of the Earth (Amici della Terra)", Ineos potrebbe lavorare a 200 metri dalla Major Oak, una vecchia quercia di 1000 anni che nel folklore si narra abbia dato riparo a Robin Hood ed ai suoi uomini.
 Major Oak nel Sherwood Forest Country Park, Nottinghamshire, albero dell'anno in Inghilterra per il 2014. Photograph: Phil Lockwood/Woodland Trust/PA
Il fracking commerciale deve ancora iniziare in Gran Bretagna anche se Ineos ed altre aziende hanno ottenuto le licenze dal Governo per l'esplorazione di shale gas. La tecnologia utilizzata è stata oggetto di profonde controversie dal momento che i test condotti da Cuadrilla nel 2011 hanno causato scosse di terremoto vicino a Blackpool; ma si prevede di avviare le operazioni di fracking in cinque pozzi nello Yorkshire e nel Lancashire entro la fine dell'anno.
Un piccolo campo di protesta è stato realizzato a Kirby Misperton, North Yorkshire, in uno dei pozzi dove la società Third Energy è stata autorizzata ad iniziare le attività di fracking.
Guy Shrubsole, un attivista degli Amici della Terra, ha detto di aspettare l'avvio della ricerca di gas di scisto nella Foresta di Sherwood per attivare un nuovo punto di incontro delle associazioni. "Non riesco a pensare a qualcosa di più iconico nella mentalità inglese per farlo - ha aggiunto Shrubsole -. Pensavo che avessero imparato dagli errori di alcune altre società di fracking per evitarlo, ma stanno andando dritti per la loro strada".
Ineos ha detto al Daily Telegraph che nessuna decisione sulle attività di fracking avrebbe riguardato la Riserva Naturale Nazionale, aggiungendo che "la decisione di individuare un sito ben terrà conto delle caratteristiche ambientali, come la Major Oak".
Il Direttore delle operazioni di fracking, Tom Pickering, ha detto: "Potenzialmente nel Regno Unito vi è un'enorme riserva di gas sotto i nostri piedi. Sarebbe semplicemente folle non esplorare questa risorsa naturale". Tuttavia, gli Amici della Terra temono che le indagini sismiche da sole possano danneggiare il bosco, il cui nucleo è un Sito di Speciale Interesse Scientifico, e la sua fauna, che comprende pipistrelli rari e altre specie protette. La Commissione forestale ha ordinato che gli impianti di Ineos siano ad almeno 50 metri di distanza dalle tane di tassi e dai siti di conservazione.
Ineos è un'azienda relativamente nuova nel fracking ma è stato uno dei grandi vincitori del bando governativo per il rilascio di licenze esplorative, vincendone 21 delle 159 concesse un anno fa.
L'azienda, fondata da Jim Ratcliffe, ha 17.000 dipendenti in tutto il mondo, è stata nuovamente accolta da parte del Governo il mese scorso come un "voto di fiducia per l'economia del Regno Unito", con la promessa di un investimento di 1,6 miliardi di sterline (più di 1,8 miliardi di Euro) nelle imprese compreso il gas di scisto.
Altre richieste di Ineos per condurre indagini fracking in Nottinghamshire sono stati respinte. Il National Trust ha rifiutato il permesso all'azienda di condurre indagini nel Clumber Park, a poche miglia a nord della foresta.

giovedì 1 dicembre 2016

da Natural England





Come ridurre il rischio di inondazioni

con l'aiuto degli agricoltori





Se solo riuscissimo a seguire le buone pratiche degli altri Paesi, senza doverci inventare nulla. Da noi si finanziano interventi che impattano direttamente sulle aree golenali; nel Regno di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra si finanziano interventi di corretta gestione dei territori fluviali responsabilizzando gli agricoltori.




Nel Regno Unito ci sono una serie di risorse finanziarie disponibili nell'ambito del sistema di "Gestione della campagna" (Countryside Stewardship), per sostenere gli agricoltori ed i gestori del territorio che desiderano adottare tecniche naturali di gestione delle inondazioni e contribuire a rallentare il flusso di acqua con bacini e per ridurre l'impatto delle inondazioni a valle.
Ad esempio:
CREAZIONE DI BOSCHI E MACCHIA
Piantare gestire aree boschive ad una serie di scale in tutto il bacino.
L'azione comprende una gamma di opzioni di creazione e di gestione di boschi e macchia e strumenti finanziari associati per piantare e proteggere i giovani alberi e gestire gli alberi esistenti lungo le rive del fiume.

RIDUZIONE DELLE PRESE D'ACQUA
Modifiche ai sistemi di drenaggio agricoli per ridurre il deflusso e per migliorare la condizione delle torbiere. L'investimento riguarda la riduzione di prese d'acqua a monte. Sono anche previsti pagamenti per la gestione di brughiera d'altopiano, per modifiche ai regimi idraulici finalizzati a modificare i regimi esistenti di bruciatura delle brughiere ed un supplemento ripristinare il regime idraulico delle brughiere.

RESTAURO DELLE SPONDE FLUVIALI
Stabilizzare l'erosione delle rive dei fiumi per ridurre la deposizione di sedimenti a valle.
Sono disponibili risorse finanziarie per realizzare recinzioni finalizzate al recupero delle sponde. Sono anche previsti pagamenti per la gestione del ripristino di zone ripariali lungo le rive fluviali -fasce tampone tra corso d'acqua e seminativi, gestione di fasce ripariali e per riservare pezzi di terra alla non-gestione.

Link al documento qui.







domenica 27 dicembre 2015

da Governo del Regno Unito "Dipartimento Ambiente, Affari Alimentari e Rurali, Natural England e Sottosegretario di Stato per gli Affari Alimentari e Rurali, Rory Stewart" - 27 dicembre 2015





In primavera aperto al pubblico il sentiero sul più lungo tratto di costa dell'Inghilterra







Lavori in corso per aprire metà del sentiero costiero, parte del più ampio circuito che il governo di Sua Maestà prevede di completare lungo tutta la costa inglese. L'annuncio del Sottosegretario agli Affari Rurali, Rory Stewart, segna l' ultima pietra miliare nella consegna di una dei sentieri più lunghi del mondo. Il percorso lungo tutta la costa inglese si svilupperà attraverso 2.700 miglia (più di 4.300 chilometri). Già ora è possibile esplorare 101 miglia della spettacolare costa inglese attraverso il percorso in Cumbria, Durham, Dorset e Norfolk, con ulteriori 95 miglia di nuovi percorsi da attivare nel Kent e Somerset in primavera. Il lavoro procede a stretto contatto con Natural England, con l'obiettivo di completare il percorso costiero intorno all'Inghilterra entro il 2020. Passeggiare nella campagna inglese è un bene per la salute delle persone e per il benessere e il maggiore accesso al litorale britannico - sostiene il governo inglese - apporta enormi benefici sia per il contatto con la natura che per l'incremento del turismo locale. Il turismo è estremamente importante per l'economia rurale, contribuendo per circa 11 miliardi di sterline ogni anno (circa 14,8 miliardi di Euro) - e, attirando ancora più visitatori ad esplorare il litorale "iconico", il governo inglese si aspetta che il percorso cosiero possa beneficiare ancora più le aziende locali come pub e alberghi.

Per saperne di più:

domenica 11 ottobre 2015

Un altro esempio dal Regno Unito: 1 milione di sterline di risparmio per i cittadini nel corso degli ultimi 3 anni.



Specie protette: nuovo sistema di autorizzazioni

per risparmiare tempo e denaro




Ma il Parco Nazionale dell'Alta Murgia è arrivato prima nel suo Piano per il Parco (art. 8, comma 5. delle Norme Tecniche di Attuazione).




La gamma di misure innovative, progettate per ridurre il volume delle richieste di autorizzazione ed i relativi costi associati, rappresenta un passo significativo da parte di Natural England (l'agenzia governativa inglese per la protezione della natura) verso il suo obiettivo di ridurre la burocrazia e per la creazione di un'organizzazione più efficiente. Risparmi sono stati fatti principalmente attraverso l'introduzione di un sistema di autorizzazioni(*) per le opere che possono avere incidenze negative su pipistrelli, tritoni crestati e ghiri - che ha ridotto il numero di richieste di autorizzazioni e conseguenti
Ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum)
dinieghi e riproposizioni, ed una nuova 'autorizzazione specifica' - che ha ridotto le domande di autorizzazione e di mitigazione per lavori a basso impatto che interessano le popolazioni di pipistrelli. La riduzione della burocrazia si estende oltre il risparmio di denaro per i piccoli imprenditori. Le autorizzazioni per organizzazioni sono state da poco attivate - eliminando la necessità per le grandi imprese di chiedere autorizzazioni individuali che spesso possono causare costosi ritardi nei progetti a breve termine -.
________________________

(*) Le "autorizzazioni con allegati" permettono a Natural England di contattare i richiedenti dell'autorizzazione dopo la presentazione della richiesta e di consigliarli in merito ad eventuali problemi per la sua attuazione, che potrebbero rendere la stessa non concedibile. Una volta raggiunto un accordo, Natural England fornirà l'autorizzazione con le modifiche concordate che sono descritte in un apposito allegato sottoscritto dalle parti.

giovedì 27 agosto 2015

Progetto pilota del Governo inglese per salvare il Tritone crestato

 

Un innovativo nuovo approccio per la sua protezione potrebbe rafforzare la popolazione e ridurre i problemi nella realizzazione di alcuni progetti

 

Natural England sta per lanciare un progetto pilota che porterà una maggiore flessibilità per il sistema di autorizzazioni per progetti che interessano siti in cui è presente il tritone crestato (Triturus carnifex), fornendo al contempo più habitat di specie.
L'obiettivo è quello di adottare un approccio più strategico alla conservazione dei tritoni, garantire che le risorse siano concentrate sulle popolazioni e sugli habitat, portando maggiori benefici alla specie. Allo stesso tempo, i processi autorizzativi sui siti in cui sono presenti tritoni, saranno molto
semplificati.


Specie protetta dopo un significativo declino


Il Tritone crestato è diminuito in modo significativo nel secolo precedente con il conseguente status di specie protetta secondo la normativa comunitaria. In quanto tale, è illegale catturare, uccidere, ferire o arrecare disturbo alla specie senza una specifica autorizzazione governativa.
Con il sistema attuale, i proponenti di progetti da realizzare nei siti in cui è presente il Tritone crestato, sono tenuti ad effettuare una valutazione prima di chiedere un'autorizzazione governativa per spostare gli animali al fine di cantierizzare le opere. Questo processo è costoso e richiede molto tempo e, a causa della breve stagione riproduttiva del Tritone crestato, presenta un rischio reale di sia per la specie che per la realizzazione del progetto.


Test DNA per i tritoni negli stagni


L'approccio innovativo, che sta per essere sperimentato da Natural England e dal Woking Borough Council (il Consiglio della Contea di Woking, nel Surrey), comporterà un lavoro di indagine per stabilire le dimensioni, la posizione e la connettività di grandi popolazioni di tritone crestato. A tal fine, il test di tracce di DNA dei tritoni negli stagni è già stato intrapreso in tutta la Contea di Woking per stabilire dove vivono questi anfibi. Si tratta di una nuova tecnica di indagine con la quale si può migliorare la conoscenza della specie e risparmiare tempo e denaro per i costi di indagine.
I risultati delle indagini saranno utilizzati per produrre piani di conservazione locali per i tritoni, laddove necessari, per valorizzare e collegare le popolazioni più significative, identificare le aree dove progetti umani avranno il minimo impatto e specificare dove verranno creati nuovi habitat per garantire una popolazione in un soddisfacente stato di conservazione.
Per saperne di più: https://www.gov.uk/government/news/pilot-project-aims-to-help-great-crested-newts