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mercoledì 26 agosto 2015

Allarme api da tre pesticidi usati per i trattamenti fogliari



Si tratta di sostanze già bandite dall'U.E. per il trattamento dei semi e per l'applicazione al suolo. Ora Greenpeace e Amici della Terra in Inghilterra chiedono l'estensione del divieto per tutelare le api. Ma gli agricoltori...




Tre pesticidi vietati in Europa per il loro potenziale danneggiamento di popolazioni di api potrebbero rappresentare una minaccia ancora più grave di quanto si pensasse, secondo una nuova valutazione da parte dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), in base a quanto riportato dal quotidiano britannico TheGuardian in un articolo a firma del corrispondente da Bruxeles . Già vietati per il trattamento delle sementi e per le applicazioni al suolo, clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam, secondo l'EFSA, rappresentano anche un "alto rischio" per le api (apis mellifera) quando spruzzato sulle foglie. Il Regno Unito sta affrontando una sfida legale per una deroga al divieto comunitario, permettendo l'uso di due delle sostanze a seguito delle proteste da parte dell'Unione Nazionale degli Agricoltori (National Farmers Union). Secondo l'associazione Greenpeace, la valutazione degli esperti potrà ulteriormente accendere gli animi per l'eventuale proposta di estendere il divieto d'uso dei pesticidi sui sistemi fogliari dei frutteti dopo la fioriture e nelle colture in serra. L'uso delle sostanze proibite è stato collegato al declino drammatico delle popolazioni di api. Le decisioni dell'U.E. consentono deroghe al divieto in alcune circostanze, ma una revisione del loro impatto è previsto a Bruxelles per la fine dell'anno.
Per saperne di più: http://www.theguardian.com/environment/2015/aug/26/banned-pesticides-pose-a-greater-risk-to-bees-than-thought-eu-experts-warn

sabato 22 agosto 2015

Buone notizie: rane resistenti a pesticidi

 

 

Una ricerca condotta negli Stati Uniti e riportata dalla rivista Nature

 
 
Alcune specie di rane possono sviluppare rapidamente resistenza genetica ad un gruppo di pesticidi comunemente utilizzati. In un caso, rane arboricole (Lithobates sylvaticus) sono state in grado di trasmettere tali difese in appena una generazione dopo l'esposizione agli ambienti contaminati. La notizia è stata riportata, da alcuni scienziati, la scorsa settimana durante una conferenza dell'Ecological Society of America, a Baltimora, nel Maryland.

Lithobates sylvaticus
Questo è il primo caso conosciuto di specie di vertebrati che stanno sviluppando resistenza ai pesticidi attraverso un processo chiamato plasticità fenotipica, in cui l'espressione di alcuni geni cambia in risposta a pressioni ambientali. Non comporta modifiche agli stessi geni, che spesso impiegano molte generazioni per evolvere.
 
La rapidità di risposta delle rane suscita speranza per le specie di anfibi, di cui un terzo sono minacciate o estinte, dice Rick Relyea, ecologo presso il Rensselaer Polytechnic Institute di Troy, New York e leader del gruppo di ricerca.