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venerdì 15 dicembre 2017

da The Guadian - 14 dicembre 2017





L'Unione Europea non deve bruciare le foreste del mondo per l'energia "rinnovabile"




Un "difetto" nel piano europeo per le energie pulite consente al combustibile proveniente da alberi abbattuti di essere qualificato come energia rinnovabile ma, in realtà, così si accelera il cambiamento climatico e si distruggono le foreste.




L'Unione europea si sta muovendo per attuare una direttiva per raddoppiare le attuali energie rinnovabili nel continente entro il 2030. Questo è ammirevole, ma un "difetto" nella versione attuale accelererebbe i cambiamenti climatici, permettendo ai Paesi, alle centrali elettriche ed alle fabbriche di incentivare l'abbattimento degli alberi e la loro combustione sarebbe qualificata  come energia rinnovabile.
Anche solo una piccola parte del fabbisogno energetico europeo richiede una grande quantità di alberi e, per evitare profondi danni al clima ed alle foreste in tutto il mondo, il Consiglio ed il Parlamento europei devono correggere il tiro.
I produttori europei di prodotti in legno hanno generato per decenni elettricità e calore come sottoprodotti benefici, utilizzando scarti di legno e residui forestali limitati. La maggior parte di questo materiale decompone e rilascia anidride carbonica in pochi anni, quindi usarli per sostituire i combustibili fossili può ridurre l'anidride carbonica aggiunta all'atmosfera in pochi anni. Sfortunatamente, la direttiva non si riferisce ai residui legnosi ed i Paesi e le società finanziarie potrebbero abbattere alberi semplicemente per bruciarli per produrre energia.

sabato 3 ottobre 2015

da "Avvenire" 03 ottobre 2015



Il quotidiano dei vescovi da lezione ai giornalisti "ambientalisti"




Interessante servizio sulla criminalità legata alle centrali a biomassa






giovedì 20 agosto 2015

Un impianto solare termodinamico al posto delle pecore sarde


In Sardegna una società che opera nel campo delle energie rinnovabili, con sede a Londra ma con soci ed agenti sardi, ha inviato una relazione al Ministero dell'Ambiente nella quale si dice che... (roba da pazzi!)


E' l'Unione Sarda, il principale quotidiano di Sardegna, nell'edizione odierna, a raccontare questo esempio di arroganza cultura ed intellettuale, oltre che di ricerca a tutti i costi dei vantaggi derivanti da una trattamento economico ancora troppo favorevole, almeno in Italia, alle speculazioni nel campo delle energie rinnovabili. Non servono commenti. Leggete qui