sabato 10 dicembre 2016

Secondo Wildlife Trusts




L'agricoltura dopo la Brexit





La decisione di abbandonare l'Unione Europea ha lasciato molti agricoltori, gestori del territorio e ambientalisti incerti sul futuro del sostegno pubblico per l'agricoltura nel Regno Unito.

Stephen Trotter, Direttore del Wildlife Trusts in Inghilterra, esamina alcune opzioni emergenti per il futuro del sostegno agricolo.

Magari lo si facesse in Italia, dove pure esempi virtuosi in tal senso non mancano.





Il nostro cibo e la nostra campagna. Due elementi fondamentali che potrebbero essere trasformati dopo la decisione di lasciare l'Unione Europea. Le scelte del governo del Regno Unito influenzeranno tutti ed è fondamentale che quante più persone siano coinvolte nel dibattito su ciò che accade nella nostra campagna e su come abbiamo scelto di sostenere l'agricoltura e la gestione del territorio, dopo aver lasciato l'U.E.
I pagamenti agli agricoltori ed ai gestori del territorio costituiscono la gran parte dei finanziamenti U.E. per il Regno Unito. Nell'ambito della politica agricola comune (PAC), 3,2 miliardi di sterline (circa 3,8 miliardi di Euro) vengono pagati agli agricoltori nel Regno Unito ogni anno. Circa la metà di queste risorse proviene dall'U.E. e il resto viene dal governo britannico a titolo di cofinanziamento. Ma tutto proviene dai contribuenti in un modo o nell'altro.
Stephen Trotter
Attualmente, la maggior parte dei pagamenti vengono effettuati in base alla superficie agricola (questi sono chiamati "pagamenti diretti"). Più terra coltivata si possiede, più soldi si ricevono, in cambio del rispetto delle condizioni ambientali di base come ad esempio lasciare fasce ecotonali tra i campi arati e siepi o corsi d'acqua, e la tenuta dei registri di uso di pesticidi. Nel loro insieme queste regole possono avere un grande impatto sulla nostra campagna e si riflettono sul numero di barbagianni e di lepri che vediamo, sulla qualità della nostra acqua potabile, sugli alberi, sui prati e sui terreni che lasciamo alle generazioni future. Alcuni pagamenti vengono effettuati anche attraverso programmi"agro-ambientali". Con questi pagamenti gli agricoltori e i gestori del territorio intraprendono pratiche benefiche per la natura come piantare nuove siepi o la conversione di seminativi in ​​prati fioriti per gli insetti impollinatori e la creazione di stagni.
Il voto con cui il Regno Unito ha lasciato l'Unione europea significherà la fine dell'attuale Politica Agricola Comune e dei relativi pagamenti, ma non vi è ancora alcun piano che chiarisca con che cosa la si sostituirà. Lasciare l'Unione europea può determinare rischi per la protezione della fauna selvatica ma, allo stesso tempo, può essere un'occasione per riconsiderare il modo in cui il denaro dei contribuenti destinato ad agricoltori e proprietari terrieri viene utilizzato. Questo denaro pubblico potrebbe essere utilizzato per darci più fauna selvatica e più habitat, un suolo migliore, acqua più pulita, più stoccaggio del carbonio e inondazioni meglio gestite.
Diamo uno sguardo ad alcune delle opzioni emergenti per prenderle in considerazione;

1. Business as usual
La prima opzione è quella di adottare il sistema attuale in una nuova legislazione del Regno Unito. Il contribuente continuerebbe a finanziare i pagamenti diretti agli agricoltori in qualche modo. Il modo più probabile per farlo sarebbe quello di adottare il modello territoriale attuale, in cui i pagamenti sono basati sulla quantità di terreni agricoli di proprietà. I regimi agroambientali potrebbero essere incorporati, come sono attualmente, al fine di garantire che la gestione del territorio continui ad avere standard elevati e fornire risultati ottimali per la vita selvatica.

2. Pagamenti legati ai risultati ambientali
La seconda opzione potrebbe vedere la rottamazione dei pagamenti diretti agli agricoltori in base alla superficie di terreno di proprietà legandoli, invece, ai risultati positivi sull'ambiente. Poiché si tratta di denaro pubblico, i benefici pubblici sono lo scopo principale; di fatto, quindi, si tratterebbe in effetti di una sorta di pagamenti agro-ambientali su larga scala per i quai tutti gli agricoltori avrebbero una prospettiva di lungo termine per ottenere aziende agricole redditizie. Gli agricoltori ed i gestori del territorio potrebbero essere pagati attraverso nuovi contratti per fornire diversi vantaggi ambientali, come ad esempio piantando siepi e alberi, curare meglio i terreni migliori e mantenere i prati ricchi di fiori selvatici. Ci potrebbe essere un sistema a più livelli per cui gli agricoltori che fanno di più per migliorare l'ambiente e la fauna selvatica sono pagati di più, il che sembra equo per i contribuenti, per gli agricoltori, per l'ambiente e per la società in generale.

3. Contratti per la gestione del territorio
La terza opzione è la più radicale e potrebbe comportare l'interruzione di tutti i pagamenti diretti e quelli agro-ambientali, con un approccio completamente nuovo. Il denaro potrebbe essere gestito da un ente pubblico che stipulerebbe contratti e potrebbe attivare una serie di nuovi incentivi ai proprietari terrieri o gruppi di proprietari terrieri per affrontare i problemi ambientali delle aree locali. Prendiamo ad esempio la captazione del Trent nel Nottinghamshire, Derbyshire e Staffordshire che attualmente riceve milioni di sterline l'anno. Qui i problemi ambientali chiave potrebbero essere identificati, gli obiettivi fissati ed il progetto potrebbe essere messo a concorso per trovare chi propone l'offerta migliore per fornire le soluzioni ai problemi. Attraverso questo sistema, i cittadini chiederebbero agli agricoltori ed ai gestori del territorio di fornire ciò di cui la società e la popolazione locale ha bisogno, stipulando contratti a lungo termine per garantire la continuità nella gestione dei problemi. Nella mia esperienza, agricoltori e proprietari terrieri amano trovare soluzioni ai problemi e abbiamo davvero bisogno di sfruttare il loro know-how pratico ed il loro ingegno. Gli agricoltori sono fondamentali per risolvere i nostri problemi ambientali come le inondazioni ed hanno bisogno di essere ricompensati adeguatamente per questo.

Il manifesto sul nuovo approccio alla politica per la campagna e l'agricoltura del Regno Unito. E' firmato da WW-UK, RSPB e National Trust ed è stato lanciato alla conferenza del partito conservatore inglese nel mese di ottobre.
Penso che ci siano problemi reali con l'opzione 1 - continuazione del modello attuale. Uno svantaggio evidente è che i contribuenti pagano attualmente per finanziare direttamente l'agricoltura, ma poi pagano anche il costo per disinquinare le acque a valle, provocato, almeno in parte, da alcune pratiche agricole.
Gli agricoltori, i proprietari terrieri ed i gestori del territorio hanno bisogno del sostegno del popolo e del governo per aiutare a creare un sano paesaggio ricco di natura. Vogliamo più agricoltori che siano ricompensati abbastanza per fare la cosa giusta per la nostra campagna, per incoraggiarli a fare di più per prendersi cura dei suoli e delle acque e per invertire il declino di habitat e della fauna selvatica e migliorare lo stato ecologico delle nostre campagne. Credo che ciò che può essere più praticabile è un ibrido tra il secondo e terzo punto. Questo potrebbe combinare un vasto schema di tipo agro-ambientale per cui tutti gli agricoltori sarebbero parte di un approccio basato sui contratti con obiettivi mirati su aree particolari. Questo potrebbe consentire agli agricoltori ed ai gestori del territorio di lavorare insieme su larga scala, con progetti ambientali multi-farm che forniscono beni pubblici (a titolo oneroso).
Non è ancora chiaro quale approccio sarà preferito del governo. Una cosa è certa: abbiamo bisogno del maggior numero possibile di persone coinvolte in questo dibattito vitale su ciò che accade alle nostre produzione agricole ed al cibo. Abbiamo bisogno di un dibattito pubblico informato per connettere le persone con la realtà della produzione agricola ed alimentare e con che cosa questo significhi per la nostra fauna selvatica. La nostra visione a lungo termine è un nuovo approccio che premi gli agricoltori ed i proprietari terrieri per gestire i terreni in modo sostenibile per le generazioni future - si tratta di una possibilità interessante per creare un futuro migliore e più sostenibile per gli agricoltori, per la fauna selvatica e per le persone.

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