lunedì 19 ottobre 2015

da "Le Scienze - Scientific American" - 15 ottobre 2015





Un mammifero tra i dinosauri






Scoperto in Spagna, nel sito di Las Hoyas, i resti di un piccolo mammifero, simile all'attuale opossum, vissuto circa 125 milioni di anni fa.






Spinolestes xenarthrosus: con questo nome scientifico è stato battezzato il mammifero scoperto nel sito di Las Hoyas, in Spagna, vissuto circa 125 milioni di anni fa e descritto in un articolo pubblicato su "Nature" da Thomas Martin dell'Università di Bonn e colleghi spagnoli e statunitensi.
L'animale classificato come appartenente all'antico ordine dei triconodonti e simile per anatomia e dimensioni ad alcune attuali piccole specie di opossum, presenta resti di pelo e di tessuti molli in un eccezionale stato di conservazione, soprattutto considerando che sono queste le prime strutture anatomiche a degradarsi con il tempo.
L'analisi di S. xenarthrosus getta dunque una luce sulla notevole diversificazione dei primi mammiferi, durante l'era Mesozoica, tra 252 milioni e 66 milioni di anni fa, quando a dominare sulla terraferma erano i dinosauri. In questo periodo emersero le caratteristiche peculiari del mammiferi che si rivelarono poi il requisito fondamentale per il loro successo evolutivo dopo l'estinzione dei dinosauri avvenuta 66 milioni di anni fa.
Spinolestes xenarthrosus, un mammifero tra i dinosauri
Ricostruzione dell'aspetto di Spinolestes xenarthrosus (Oscar Sanisidro)

Il reperto descritto da Martin e colleghi è formato dallo scheletro completo e dalle tipiche caratteristiche anatomiche dei mammiferi, come pelo lungo, sottopelo, orecchio esterno e diverse strutture cutanee del dorso, tra cui minuscole spine, di spessore inferiore a un millimetro, simili a quelle dei ricci e di altri mammiferi attuali. Secondo l'analisi dei ricercatori, alcuni tessuti soffici fossilizzati del torace e dell'addome potrebbero essere i resti del muscolo diaframmatico.
Complessivamente, il reperto rappresenta la più antica testimonianza fossile, anteriore di ben 60 milioni di anni rispetto a quella nota finora e ben all'interno del Mesozoico, non solo della pelle e del pelo, ma dell'intero apparato tegumentario dei mammiferi, cioè dell'insieme delle strutture anatomiche deputate al rivestimento, alla secrezione e alla protezione dell'organismo.






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