giovedì 21 dicembre 2017

#SusScrofa in #Puglia






150.000 Euro per "censire" i #cinghiali in tutto il territorio regionale.







Emendamento al disegno di legge di bilancio 2018 della Regione Puglia proposto dall'Assessore alle Politiche Agroalimentari e Caccia, Leo Di Gioia e dal Presidente della IV Commissione, Donato Pentassuglia.







L'Assessore alle Politiche Agroalimentari ed alla Caccia della Regione Puglia, presenta un emendamento al disegno di legge approvato dalla Giunta regionale e propone di demandare ai Commissari degli Ambiti Territoriali di Caccia (A.T.C.) ed alle Autorità di gestione delle aree protette regionali le attività propedeutiche all'elaborazione di un Piano di controllo del cinghiale. Sostanzialmente, attivare i necessari ed obbligatori monitoraggi (nel testo di parla impropriamente di "censimenti") delle popolazioni della specie Sus scrofa nel territorio regionale. Se per i monitoraggi ci vorrà troppo tempo, è possibile elaborare "stime ragionate" in "via speditiva", sulla base dei dati di abbattimento (notoriamente inattendibili perché non corrispondenti alla realtà per molto difetto) e dei danni da cinghiale denunciati.
La Regione si impegna ad incentivare, mediante contributo finanziario, analoghe attività anche nei Parchi Nazionali.
Il tutto per uno stanziamento una tantum di 150.000 Euro a carico del bilancio regionale 2018 attingendo dalle tasse di concessione venatoria per il medesimo anno.
Calcolando una superficie agro-silvo-pastorale pugliese utilizzabile per l'attività venatoria "libera" di circa 1 milione di ettari (stima arrotondata per difetto), si ha una spesa per ettaro di quasi 16 Euro. Se poi si dovessero calcolare nel computo delle superfici agro-silvo-pastorali anche le aree sottratte all'attività venatoria (oltre 300mila ettari), ne deriva che l'investimento per le attività di monitoraggio si attesta su meno di 10 Euro/ettaro.
Ma, dicono in Regione, l'importante è dare un segnale politico.



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