sabato 29 aprile 2017

dalla Commissione europea




Nuovo piano d'azione per rafforzare la protezione della natura e della biodiversità nell'UE a beneficio dei cittadini e dell'economia




La Commissione europea ha adottato un nuovo piano d'azione per aiutare le regioni europee a tutelare la biodiversità e a sfruttare i benefici economici derivanti dalla protezione della natura.






Il Piano d'azione per la natura, i cittadini e l'economia è composto da 15 azioni, da realizzare entro il 2019, finalizzate a migliorare rapidamente l'attuazione delle direttive Uccelli e Habitat, che costituiscono le politiche faro dell'UE in materia di natura.
Queste direttive istituiscono la più vasta rete coordinata di zone protette ricche di biodiversità al mondo (la rete Natura 2000) che copre oltre il 18% della superficie terrestre e il 6% di quella marina nell'UE. Queste zone protette da sole rappresentano tra l'1,7 e il 2,5% del PIL dell'UE, grazie alla fornitura di servizi ecosistemici quali lo stoccaggio del carbonio, la depurazione delle acque, l'impollinazione e il turismo. Il piano d'azione adottato oggi mira a migliorare la gestione di queste zone, collegando in modo più ampio la protezione della natura e le attività socioeconomiche e coinvolgendo le autorità nazionali, i portatori d'interesse e i giovani.

Frans Timmermans, primo Vicepresidente responsabile per la Qualità della legislazione, ha dichiarato: "Abbiamo condotto un riesame completo delle direttive da cui è risultato che rispondono allo scopo fissato. Ci assicureremo ora che esprimano il loro pieno potenziale tutelando e conservando la ricca biodiversità dell'Europa. Si tratta di un valido esempio di come la qualità della legislazione migliori la tutela degli elevati standard ambientali dell'UE."

Jyrki Katainen, Vicepresidente responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha aggiunto: "Il piano contiene azioni concrete per una migliore applicazione delle direttive sulla tutela della natura. Stiamo ponendo solide basi per riconciliare la tutela della biodiversità e le attività economiche, compresi gli investimenti nel capitale naturale. Il nostro successo dipenderà dalla stretta cooperazione con i portatori d'interesse, in particolare le autorità locali e regionali."

Karmenu Vella, Commissario per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, ha affermato: "Il piano d'azione prevede ambiziosi miglioramenti dell'attuazione delle direttive sulla tutela della natura. Non c'è modo migliore di proteggere le generazioni future che coinvolgere i giovani. È questo lo scopo del nostro corpo europeo di solidarietà, recentemente istituito. Le amministrazioni locali e regionali degli Stati membri possono assumere un ruolo guida nell'attuazione di questa e di altre politiche necessarie a tutelare il nostro patrimonio naturale."

Il Vicepresidente del Comitato europeo delle regioni, Karl-Heinz Lambertz, che è stato coinvolto visto il ruolo fondamentale che le autorità locali e regionali svolgono nell'attuazione delle direttive, ha dichiarato: "Il piano d'azione è un passo nella giusta direzione. In quanto assemblea che rappresenta le città e le regioni in Europa, ne sosterremo il lancio, impegnandoci con le autorità locali e regionali a garantire il conseguimento degli obiettivi di biodiversità entro il 2020."

Le 15 azioni da realizzare entro il 2019 si concentrano su quattro settori prioritari.

Migliorare gli orientamenti e le conoscenze e assicurare una maggiore coerenza rispetto ai più ampi obiettivi socioeconomici
La Commissione aiuterà gli Stati membri ad attuare efficacemente la normativa e a coglierne i benefici economici. Intendiamo aggiornare, elaborare e promuovere attivamente gli orientamenti relativi alle procedure di autorizzazione dei siti, alla protezione e alla gestione delle specie, come pure gli orientamenti specifici per settore relativi a questioni importanti, quali ad esempio l'energia eolica e idraulica e l'acquacoltura. Sono inoltre previsti nuovi orientamenti sull'integrazione dei servizi ecostistemici nel processo decisionale.
La Commissione aiuterà ad assicurare l'accesso pubblico in linea ai dati necessari all'attuazione delle direttive (ad esempio le immagini satellitari del programma Copernicus).

Favorire la titolarità politica e rafforzare la conformità
Una maggiore chiarezza per i portatori d'interesse rafforzerà la conformità. La Commissione sosterrà gli Stati membri nell'attuazione delle misure di conservazione necessarie per tutti i siti.
La Commissione collaborerà con le autorità nazionali e regionali, i proprietari dei terreni e altri portatori d'interesse per migliorare l'attuazione e superare le sfide.

Rafforzare gli investimenti nella rete Natura 2000 e migliorare l'uso dei finanziamenti dell'UE
Proporre un aumento del 10% del bilancio del programma LIFE destinato a progetti a sostegno della conservazione della natura e della biodiversità, nei limiti della dotazione finanziaria globale del programma stesso.
Stimolare gli investimenti del settore privato nei progetti legati alla natura attraverso lo strumento di finanziamento del capitale naturale, un apposito partenariato tra la Commissione e la Banca europea per gli investimenti che fornisce prestiti e investimenti su misura.
Promuovere le sinergie con i finanziamenti della politica agricola comune, tra cui il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, i servizi di consulenza agricola e il partenariato europeo per l'innovazione su "Produttività e sostenibilità dell'agricoltura".
Fornire orientamenti a sostegno della realizzazione di infrastrutture verdi per una migliore connettività alle zone Natura 2000 e sostenere soluzioni basate sulla natura attraverso la politica di ricerca e innovazione dell'UE e i fondi Orizzonte 2020.

Migliorare la comunicazione e la sensibilizzazione, e il coinvolgimento di cittadini, portatori d'interesse e comunità
Sostenere lo scambio di conoscenze con le autorità locali e regionali attraverso una piattaforma comune con il Comitato delle Regioni.
Coinvolgere i giovani attraverso il corpo europeo di solidarietà, ricorrendo all'intero stanziamento di 3,3 milioni di euro destinati all'impiego di volontari a sostegno della conservazione dei siti Natura 2000 e contribuendo attraverso i finanziamenti dell'UE a offrire ai giovani europei altre esperienze transfrontaliere di volontariato o di impiego.
Promuovere la sensibilizzazione, utilizzare nuove tecnologie e rafforzare il legame tra il patrimonio naturale e quello culturale, specialmente nel contesto dell'Anno europeo del patrimonio culturale che si celebrerà nel 2018.
Proclamare il 21 maggio giornata europea Natura 2000.

Contesto

Le direttive sulla tutela della natura (direttiva Uccelli del 1979 e direttiva Habitat del 1992) sono le pietre angolari della politica europea in materia di biodiversità. Nell'ambito del programma della Commissione "Adeguatezza ed efficacia della regolamentazione (REFIT)" sono state sottoposte a un controllo dell'adeguatezza (fitness check) che ha portato a una valutazione generale della loro efficacia ed efficienza. Il controllo dell'adeguatezza ha coinvolto tutti i portatori d'interesse, registrando un livello record di partecipazione, con la mobilitazione positiva di oltre 500 000 cittadini che hanno espresso il proprio sostegno alle direttive nel corso della consultazione pubblica tenuta dalla Commissione.
Il 16 dicembre 2016 la Commissione ha pubblicato le conclusioni sul controllo dell'adeguatezza delle direttive Uccelli e Habitat, in cui si conferma che le direttive sulla tutela della natura rispondono allo scopo fissato ma il raggiungimento dei loro obiettivi e la piena realizzazione del loro potenziale dipendono da un sostanziale miglioramento della loro attuazione in termini tanto di efficacia quanto di efficienza, in collaborazione con diversi gruppi di soggetti interessati negli Stati membri e in tutta l'Unione, per fornire risultati concreti sul campo.
Il piano d'azione è stato predisposto sulla base delle risultanze del controllo dell'adeguatezza da 10 commissari e dal Vicepresidente del Comitato europeo delle regioni, Karl-Heinz Lambertz, visto il ruolo fondamentale che le autorità locali e regionali svolgono nell'attuazione delle direttive.

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