venerdì 26 agosto 2016

da AIDAP - Associazione Italiana Direttori e Funzionari Aree Protette





Buon compleanno National Park Service.

Cento anni da imitare.





E, giustamente, giù botte al sistema (?) italiano delle aree naturali protette.







Andrea Gennai, Presidente AIDAP
Certamente le differenze tra gli Stati Uniti d'America ed il nostro Paese sono molto grandi, così come quelle tra i rispettivi parchi.
L'Agenzia federale dei parchi americana, ovvero il "National Park Service" che proprio oggi 25 agosto 2016 compie i suoi primi cento anni, è invece un modello che illumina ancora la strada di tutti quelli che vogliono garantire la protezione e la fruizione sostenibile delle perle naturali e culturali di una Nazione.
L'Italia non è certamente ultima a livello europeo nel campo della tutela e gestione delle Aree Protette (essendo lo stato con maggiore biodiversità in assoluto) ma manca ancora quella attenzione nelle politiche del Paese che garantirebbe ai parchi di mare e di terra il ruolo che meritano.
La politica deve certamente governare la gestione del sistema ma l'attuale strutturazione degli enti parco e dei loro meccanismi spesso davvero troppo burocratici rischia di vanificare il lavoro fatto nei decenni trascorsi.
Rigurgiti di politica "interessata" allo sfruttamento consumistico dei beni naturali, piccoli interessi di bottega e grandissimo disinteresse da parte della politica che conta, sono rischi sempre in agguato.
I cento anni del National Park Service sono lì a ricordarci che un modello diverso è possibile. Dipendente dal Ministero degli Interni, a testimoniare la centralità nelle politiche nazionali, il National Park Service garantisce una visione davvero di sistema e la necessaria uniformità di approccio e di immagine verso l'esterno. Spazio solo alla meritocrazia, burocrazia ridotta al minimo, grande entusiamo e professionalità. Fino all'innovazione nelle tecniche comunicative e di educazione ambientale nell'era digitale.
In Italia, fino a che ogni singolo parco sarà lasciato solo a portare avanti politiche frammentate, spesso estremamente localistiche quando non legate ad interessi diversi dalla conservazione e fruizione sostenibile, non avremo un vero e proprio sistema in grado di essere produttivo e competitivo anche sul fronte del turismo di qualità.
AIDAP resta convinta che uno sforzo per la costituzione di un organismo nazionale che coordini ed indirizzi, legandole le une alle altre, le centinaia di aree protette terrestri e marine, sia assolutamente da fare.
Del resto, rispetto agli USA abbiamo solo cento anni di ritardo.
Nel frattempo, buon compleanno di cuore al National Park Service !!!



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